Secondo Memorial Deceduti Sisma 2016

Don Vito

Si è svolto questo pomeriggio il secondo Memorial deceduti sisma 2016, nella Chiesa Gesù Maestro di Tor lupara di Fonte Nuova (RM). Nato nel 2019, non era stato possibile svolgerlo negli ultimi due anni causa restrizioni pandemiche. Davanti ad una platea commossa, Don Vito, parroco della comunità fontenuovese, ha condotto la cerimonia intrisa di ricordi e testimonianze di alcuni di noi, di chi ha perso i propri cari, pregando per tutte le vittime del sisma del centro Italia, di Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto, Campotosto. Una cerimonia fatta di preghiera, lettura del Vangelo e momenti di riflessione, intervallate da testimonianze dirette.

Mario Sanna

Sono state lette le testimonianze di Valerio, che ha perso la moglie e i due figli, Rita, il cui comune, Campotosto (AQ), ha vissuto fortemente il sisma del 2009 e poi quelli del 2016/2017, e un particolare ringraziamento va a Mario Sanna e Stefania Ciriello, che hanno portato la loro testimonianza diretta. Quella tragica notte del 24 agosto 2016 ad Amatrice persero il loro primogenito Filippo e , in seguito alla sua morte, hanno creato l’Associazione “Il sorriso di Filippo” con cui aiutano diverse realtà e portano avanti, insieme ai parenti dei deceduti del sisma, la richiesta di una legge che preveda un fondo per i familiari delle vittime di grandi calamita’. 

“Noi crediamo nella comunità, ma una comunità è quella che si stringe attorno ad una persona che ha un problema e la sostiene”, sottolinea Mario in riferimento all’assenza delle istituzioni, che in questi anni ci hanno lasciati soli a ricostruire noi stessi, non dando poi seguito a promesse e parole. “Ci siamo sentiti tutti piccoli difronte ad una natura così grande” – ha aggiunto Don Vito, che ha benedetto il grano in alcuni sacchetti affinché, tra tanto dolore che mai potrà terminare, si possa anche piantare un seme di speranza che possa portare un frutto: la ricostruzione delle persone onorando il ricordo dei nostri cari defunti, e poi la ricostruzione materiale dei nostri borghi. 

La lettura del Vangelo

Non c’è giorno in cui ciascuno di noi non viva tutto ciò che è accaduto, non abbia nel cuore e davanti agli occhi la tragicità di quegli eventi, i cui segni ci accompagnano quotidianamente, ma è  il tempo anche di veder realizzate le aspettative di ciascuno di noi. Non c è evento in cui, parlando dei cari deceduti, la commozione non prenda il sopravvento ed è a loro che dedichiamo  questo momento di preghiera e vicinanza. Fino al prossimo memorial, il prossimo anno, ci auguriamo che le promesse fatte nei confronti dei parenti dei deceduti vengano finalmente evase. Un grazie di cuore a Don Vito, parroco scrupoloso e uomo estremamente sensibile e profondo, a Mario e Stefania, a Roberto Gualandri, persona molto disponibile ed attenta alle nostre zone così provate, al coro che ha animato con amore questa piccola cerimonia.