Tra le tante associazioni di volontariato che ad Amatrice hanno offerto il loro supporto ce n’è una che mi sta particolarmente a cuore, l’ Amurt. Amurt, Ananda Marga Rilief Team, racchiude un gruppo di persone dell’ Ananda Marga, associazione di yoga e volontariato di cui ho fatto parte per tantissimi anni, con cui ho ancora contatti e in cui ho iniziato a muovere i primi passi nel mondo dello yoga, questa antica disciplina spirituale fonte di amore e benessere, ed è la parte che si occupa di intervento di soccorso per catastrofi naturali. Io stessa quando ne facevo parte posso testimoniare gli aiuti svolti in ambito di drammatici eventi come tsunami e terremoti. In un giorno qualunque chiedo direttamente all’ Amurt, nella persona di Cosimo De Cillis, presidente nazionale, cosa avessero fatto nel sisma 2016, in particolare ad Amatrice.
Ricordo che un volontario dell’ Ananda Marga, Giacomo, mi contatto’ nel mese di dicembre 2016 per organizzare un incontro di preghiera nel tendone che fungeva da Chiesa, ma non fui in grado di aiutarlo in quei mesi drammatici e per me difficilissimi ovviamente. Con mio incredibile stupore, Cosimo mi dice non solo degli aiuti portati personalmente (beni di prima necessità e utilità in loco), ma anche di aver organizzato una raccolta fondi per donare un’ autoemoteca all’ Avis di Amatrice, la quale è stata intitolata a Rosella Adduci, tragicamente scomparsa nel sisma e a cui ero legata profondamente. Il De Cillis viene dal terremoto dell’ Irpinia e si sente, in quanto è l’ unico volontario che ho conosciuto che sa perfettamente i meccanismi del post sisma.
” Avevo 5/6 anni quando ci fu il terremoto e so che tutta Italia dona tantissimi beni nell’ immediatezza, così tanti che poi alcuni vengono addirittura buttati o venduti, ma è nei mesi successivi, quando cala il silenzio sulla tragedia, che le persone hanno ancora necessità da fronteggiare”. Un’ esperienza che ha profondamente colpito anche i volontari, che hanno poi impresso con la scrittura la loro sofferenza nella partecipazione alla nostra, che pubblicherò nei prossimi articoli. Il destino ha voluto che non incontrassi l’ Amurt ad Amatrice nel post sisma e che oggi, a distanza di tre anni, abbia scoperto il loro sostegno firmato Rosella Adduci, una persona straordinaria conosciuta e rimpianta da tutti.
Le lacrime di sua madre, il dolore del padre e del fratello durante l’ inaugurazione dell’ autoemoteca sono la commozione ed il dispiacere condiviso da tutti per la scomparsa di una ragazza di altissimo valore e di cui Amatrice ed Accumoli, suo comune di nascita, soffrono la scomparsa tanto prematura quanto tragica. So che chi ci lascia non muore mai, il suo spirito ci parla attraverso segni e sogni, ed oggi Rosella ha palesato la sua presenza animica attraverso questo racconto.
Grazie infinite all’ Amurt, a Cosimo, a tutti i fratelli e le sorelle (margiis) che hanno portato beni materiali e preghiere, grazie per una raccolta fondi davvero importante firmata Rosella.
Emanuela Pandolfi