La forza di Valerio

Foto fornita da Valerio

Ci sono storie dure da raccontare, soprattutto quando i protagonisti sono persone care a cui vuoi bene. Valerio Taddei Vittori si era trasferito un mese prima del sisma ad Amatrice da Rieti, sua città natale, per motivi di lavoro, insieme alla sua famiglia composta dalla moglie Paola, 47 anni, e i figli Benedetta di 13 e Giuseppe di 10. ” Mi ero trasferito per offrire un futuro migliore alla mia famiglia, per lavorare, ed invece guarda cos è successo….”. Valerio e la sua famiglia si stabiliscono quindi nella cittadina nei Monti della Laga, lui fa il fornaio e la notte lavora, mentre moglie e bimbi rimangono a casa. Ed è nei rispettivi siti che ciascuno di loro vivrà il terremoto, con esiti diversi…..

“Quella mattina del 23 agosto 2016 ci siamo recati all’ ospedale Grifoni di Amatrice. Giuseppe il pomeriggio del 22 era caduto con la bici, bisognava fargli una lastra alla manina destra. Siamo rimasti tutti insieme all’ospedale fino alle 12.00 circa, poi Paola e Benedetta sono andate a casa per preparare il pranzo…Ci chiama l’ infermiera e con Giuseppe scendiamo dal radiologo e accade un piccolo schetch tra il radiologo laziale e Giusy che porta la tuta della Roma, il radiologo dice al dottore presente di non voler fare la lastra a Giuseppe. Il mio bambino cerca spiegazioni da me : “Giusy il Signore è della Lazio”. Allora mi chiedono che squadra di calcio tifo io, dico “Se te lo dico é meglio che porto via mio figlio”. Facciamo la lastra, Giuseppe ha una piccola frattura al quinto metatarso della mano destra. Torniamo a casa, mi riposo un po’, poi ceniamo insieme come sempre

Collage di foto di Paola, Benedetta e Giuseppe

Mi accompagnano al lavoro verso le 19.30 Benedetta e Giuseppe con la cagnolina Lola…Saluto Paola con un bacio in fronte…”Amore cerco di fare presto così portiamo Giuseppe all’ospedale di Rieti per applicare il gesso e tu puoi andare a visitare zia Lucia operata al seno”.

Lola sotto al quadro raffigurante Paola, Benedetta e Giuseppe

Arriviamo al forno, bacio i miei bimbi come sempre e dico loro “Appena preso qualcosa al bar di Patrizia andate a casa”.
Benedetta mi risponde “Certo papà!” E poi…il mostro alle 3.36….
Stavo facendo le rosette quando all’improvviso un boato spaventoso, il crollo dietro il forno, le pareti che si spaccano, il soffitto che di solleva…buio totale …Tutti ci buttiamo dentro il furgone poco fuori dalla porta del forno, secondi interminabili, pensieri che si accavallano nella testa! Le scosse ci danno una tregua, allora esco dal furgone. Domenico, l’altro fornaio, scappa via. Io dico ad Andrea l’aiutante “Devo andare a casa…” Lui mi dice “Fermo!!”. Ci mettiamo sotto l’arco dell’ entrata del forno ed ecco un altra violentissima scossa!
Dopo questa cerco di arrivare a casa (a circa 100 mt dal forno), ma ci sono troppe macerie, montagne di sassi, vetri rotti ed ecco un altra violentissima scossa! Tiro giù da un balcone una ragazza, torno su corso Umberto I°…..Urla e disperazione di chi è sotto i sassi, tetti a terra, polvere, puzza di gas, crolli, unico riferimento le stelle! Finalmente imbocco la via di casa…la speranza…”Signore ti prego!..Fa che siano vivi!”. Invece… tutto crollato, la disperazione più profonda! Urlo i loro nomi, una, due, tre volte, nessuna risposta. Chi mi chiede di togliere i sassi, chi mi chiede i vestiti che avevo addosso, momenti di confusione totale. Poi arrivano i volontari, poi un mio carissimo amico finanziere, Marco. Poi mio zio, i miei fratelli, i vicini sopravvissuti. Poi nel pomeriggio finalmente li rivedo nei loro sacchi, per l’ ultima volta….Vicino a me Don Fabio, Don Fabrizio e il Vescovo Domenico Pompili. “Il Signore mi è vicino, ho pensato”. Loro non ci sono più qui con me, ma sono per sempre in me, nel mio cuore!❤❤❤🙏🏼”

Valerio e Paola nel giorno del matrimonio

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Una storia che ci pone dinanzi alle grandi domande sul senso della vita e della morte, che pone interrogativi che forse non hanno risposta. La forza di Valerio risiede nella sua Fede, in una fiducia totale che permette l’ accettazione consapevole di ciò che è successo, Valerio che si è assunto la responsabilità della sua vita dandogli un senso nell’ amore, un amore che lo porta, nonostante la tragedia che lo ha colpito, ad aiutare gli altri, ad essere da esempio. Stretto alla sua cagnolina, vive nel suo sae (soluzione abitativa di emergenza) e si divide tra lavoro e servizio per la Diocesi di Rieti.

Lola verrà recuperata 12 ore dopo, immobile accanto a Benedetta….Era rimasta accanto alla sua padroncina, che adorava, sotto shock cosi tanto da non abbaiare.

Foto fornita da Valerio

Verrà affidata agli animalisti e portata poi dal veterinario, per poi essere riconsegnata a Valerio. Ecco il momento dello struggente ricongiungimento tra gli unici due sopravvissuti di un’ intera famiglia:

Emanuela Pandolfi